TOKYO DREAMING – Fotografie di Francesco Bartoli Avveduti

Giovanna Pennacchi è lieta di presentare la mostra

TOKYO DREAMING

Fotografie di Francesco Bartoli Avveduti

A cura di Rosanna Russo

Dal 20 marzo all’8 aprile

Inaugurazione martedì 20 marzo ore 19.00

Nell’ambito del progetto rivolto a dar visibilità ai nuovi artisti emergenti, l’associazione culturale Acta International presenta gli scatti del giovane fotografo genovese Francesco Bartoli Avveduti. I suoi studi di fotografia e la passione per il viaggiare lo hanno condotto a maturare e realizzare questo progetto. Oltre agli scatti di carattere documentaristico, il visitatore sarà accompagnato in un percorso che indagherà la complessità delle emozioni nel rapporto tra il fluire tempo e l’uomo.

‘‘Tokyo, metropoli che conta 15 milioni di abitanti. Caotica, frenetica, piena. Una folla in continuo movimento. Ho provato a capirla, mi ci sono perso e immerso. Con i miei scatti l’ho portata a una scissione, ho osservato i frammenti che la compongono, intrappolandone l’energia, in uno scatto. Persone, parti fondamentali di un enorme complesso, concentrate a non perdere tempo. Per un attimo io il loro tempo l’ho fermato, racchiuso in un’immagine statica e turbolenta. Sono stato attraversato dalla loro quotidianità. Questi scatti sono un grido ad occhi chiusi, graffi di luce che si fanno spazio nella città grigia, uno sguardo verso il basso di chi arranca alla conquista del proprio spazio. Solitudine in cui scoprire sé stessi, spogliarsi dagli sguardi degli altri. ‘’

Così il fotografo genovese descrive il suo reportage di Tokyo, concentrandosi sul valore e lo spessore della relazione uomo/tempo attraverso le immagini. È proprio questa relazione il cardine centrale della sua filosofia fotografica, dalla scelta del background ai vari soggetti, dai contrasti alle varie sfumature. Un tema, in effetti, che da sempre ha accompagnato la natura dell’uomo non solo nell’arte ma nei più svariati settori e che ritorna più o meno presente nei diversi periodi storici, un po’ a seguire quella che è la teoria dei corsi e ricorsi storici. Cosa, se non la fotografia, rappresenta il paradigma più adatto al cogliere ed all’ immortalare in uno scatto un attimo quanto un lungo periodo? Cosa, se non la fotografia, può fermare il tempo e fornirci la possibilità di esaminare ogni singolo dettaglio in contesti lontani e diversi da quelli originali? Così l’artista prende la sua macchina fotografica e decide di partire alla volta di Tokyo. La città viene scelta come quella che più si presta a questa necessità di documentare attraverso uno scatto lo scorrere del tempo con il suo caos ordinato ed ordinario. La città ossimoro per definizione, “caotica, frenetica, piena” quanto lineare, organizzata e schematica, una folla in continuo movimento che anima questa relazione uomo/ tempo.

Rosanna Russo

Nasce a Montepulciano (SI) il 25 giugno 1995, trascorre la sua vita in Scafati (SA) e si trasferisce a Roma per studi nel 2013. Studia “Arte per la terapia” presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è laureata in ‘Didattica e Comunicazione dell’Arte’ come percorso consequenziale al Diploma di “Grafica d’Arte” presso L’istituto d’Arte “G. De Chirico” di Torre Annunziata (NA). Durante l’iter formativo accademico ha ampliato enormemente il suo bagaglio culturale lavorando a contatto con autorevoli realtà artistiche in uno dei contesti culturali più importanti d’Italia e del Mondo come ad esempio il museo MAXXI, il museo GAM o gli artisti Iran Do Espirito Santo, Flavio Favelli, William Kentridge etc., maturando così un ‘know how’ ricco di tali preziose influenze.

Francesco Bartoli Avveduti

Nasce a Doha (Qatar) il 2 gennaio 1994 e trascorre parte della sua vita in Spagna, Svizzera, Inghilterra, ed infine in Liguria. Consegue qui la maturità scientifica ed il diploma di “allievo ufficiale di macchina” presso l’Accademia della Marina Mercantile di Genova. Lavora presso un’azienda farmaceutica come operatore di laboratorio, cosa che gli permette di finanziare le sue due passioni più grandi, la fotografia ed i viaggi, che messe insieme danno vita al fotoreportage, genere fotografico da lui più amato. Durante questi viaggi sfrutta ogni istante camminando in compagnia solamente della sua macchina fotografica e cerca di comunicare tramite i suoi scatti cose che a parole non riuscirebbe a fare. Allo stesso tempo lavora come fotografo freelance sportivo per un’agenzia di media romana, la “RITM”, offrendo una copertura al campionato nazionale di enduro ed altri eventi di mountain bike che si svolgono in territorio italiano. La passione per la fotografia nasce nel 2012 con acquisto della prima Reflex, da lì in poi non si sono mai più separati. Nel 2013 frequenta un corso di fotografia in un fotoclub di Genova.

Galleria

ACTA INTERNATIONAL

Direzione: Giovanna Pennacchi

via Panisperna, 82/83

00184 Roma

tel +39 06.47742005

www.actainternational.it

info@actainternational.it

Storie dal Mondo – fotografie di Michele Cirillo

Giovanna Pennacchi è lieta di presentare la mostra

Storie dal Mondo

fotografie di Michele Cirillo

a cura di Eugenia De Francesco

9 – 28 febbraio 2018

Inaugurazione venerdì 9 febbraio ore 19.00

L’associazione culturale Acta International inizia il 2018 con una nuova proposta espositiva che rientra nel progetto ideato espressamente per l’associazione dalla giornalista e curatrice indipendente Loredana De Pace. Il progetto consiste nel dare la possibilità a studenti e studentesse delle Accademie di confrontarsi con le proprie capacità affidando loro la curatela di mostre di giovani fotografi presentate presso lo spazio Acta, sotto la supervisione della stessa De Pace.
Il fotografo che l’associazione culturale Acta International propone è Michele Cirillo, non unico protagonista di questa mostra intitolata Storie dal mondo.
Quante volte abbiamo sentito al telegiornale parlare di guerre, immigrazione, ingiustizie sociali e abbiamo cambiato canale? Il fotoreporter romano Michele Cirillo con le immagini in mostra ci invita a risintonizzarci su quelle tematiche, spingendoci a una più concreta e produttiva riflessione. Nella mostra Storie dal mondo lo fa attraverso una serie di ritratti, volti di persone di cui racconta la storia. La combinazione fra immagine e narrazione testuale, formula scelta dall’autore per questa sua esposizione, è la vera dimensione protagonista di questa esposizione. L’autore, infatti, vuole narrarci le vicende che hanno vissuto le donne e gli uomini fotografati e che indirettamente – conoscendoli e fotografandoli – ha vissuto anche lui in prima persona. È proprio qui che viene dunque presentata un’attenta e accurata selezione di quelle che, prima di essere fotografie, sono “storie” estrapolate dal repertorio del fotografo ventinovenne.

Testo critico

ACTA INTERNATIONAL

Direzione: Giovanna Pennacchi

via Panisperna, 82/83

00184 Roma

tel +39 06.4742005

www.actainternational.it

info@actainternational.it

orario: dal martedì al sabato 15:30 – 19:30


Michele Cirillo

Nato nel 1988, Michele Cirillo è un fotoreporter indipendente e docente di fotografia di Roma.
Il suo interesse per il racconto fotografico si focalizza sui temi dei diritti umani, dell’identità e dei cambiamenti geopolitici degli ultimi anni soprattutto per i soggetti che vivono in zone di conflitto e che fanno parte di minoranze etniche o culturali.
Negli ultimi anni ha viaggiato in paesi come il Messico, Ecuador, Tanzania, Kurdistan, Turchia, Bosnia e Palestina, è stato fotografo per diversi progetti europei, ha lavorato per Croce Rossa Italiana e Fendi e ha collaborato, in veste di fotogiornalista, con diverse
redazioni italiane e internazionali.
Nel 2017 il suo reportage “The Kurdish Bride” è stato esposto all’Hermitage Museum di S.Pietroburgo.
www.michelecirillo.com


Eugenia De Francesco

Nata a Pescara nel 1992, laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle arti di Roma, frequenta l’ultimo anno del corso di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo nella medesima Accademia. Attualmente stagista presso l’ Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nel 2016 ha partecipato come artista e ha aiutato nella realizzazione della mostra Labyrinth-Labirinto presso la città di Wroclav, frutto di un progetto ideato da Krystyna Schwarzer-Litwoenia, con il contributo e sostegno del Prof. Dario Evola. Nel 2017 ha collaborato alla realizzazione della mostra High Noon, un’esposizione con opere di artisti residenti nelle Accademie di Villa Medici, Villa Massimo, Real Accademia di Spagna, British School of Rome ed Istituto Svizzero, curata daAdrienne Drake , Sara Linford e Donatella Saroli.
Sempre nello stesso anno, ha partecipato al corso extracurriculare Metodologia del progetto, con l’artista ed ideatore Anthoni Muntadas.


Loredana De Pace

Loredana De Pace è giornalista pubblicista, scrittrice, curatrice indipendente e, quando sente di avere qualcosa da dire, anche fotografa. Scrive da quattordici anni per la testata FOTO Cult – Tecnica e Cultura della Fotografia. Ha collaborato con vari media on line dedicati alla cultura e alla fotografia. Cura l’archivio dell’autrice Gina “Alessandra” Sangermano; partecipa a giurie di premi nazionali e internazionali e letture portfolio. Collabora con associazioni culturali nell’organizzazione di eventi e conferenze sulla fotografia e partecipa alla realizzazione di progetti editoriali. Come fotografa, ha esposto il reportage El pueblo de Salinas, Ecuador: il piccolo gigante (2011) che è anche un libro con introduzione di Luis Sepúlveda, Sono un cielo nuvoloso (2014, Galleria Interzone Roma), Qualcosa è cambiato (Priverno, 2017)